Dal 6 al 14 dicembre
Corviale, Tor Bella Monaca, Sette Camini, Casa delle Donne
Lo scopo di Street Art for Rights è quello di addentrarsi nei quartieri della periferia di Roma alla ricerca di una riqualifica urbana in contesti difficili, mettendo così in luce tematiche sociali e culturali. Il progetto prevede la realizzazione di opere di street art grazie al coinvolgimento di alcuni dei migliori street artist del momento. Particolare attenzione verrà data a due opere per le quali è previsto un grande impatto mediatico: un’opera corale da realizzare sui muri della Casa Internazionale delle Donne, a mano di quattro artiste della scena artistica contemporanea incentrata soprattutto sulla sensibilizzazione alle tematiche di genere, e una nel quartiere di Corviale.
Altra opera sarà a mano dello street artist Marco Tarascio, in arte Moby Dick, che dal 12 al 14 dicembre, nel quartiere e sui muri di Corviale, porterà immagini, colori ed emozioni dedicati e declinati sempre in favore del tema della donna, della parità di genere e della non violenza.
Casa Internazionale delle Donne – Trastevere
Giovedi 12 dicembre dalle ore 18
Tra i progetti speciali della Biennale MArtelive torna Street Art for Rights, con una importante novità: questa volta le opere verranno realizzate presso la storica Casa Internazionale delle Donne di Roma, situata nel complesso monumentale già denominato “Buon Pastore” (fin dal ‘600 adibito a reclusorio femminile), un organismo autonomo preposto a valorizzare la politica delle donne e offrire servizi e consulenze, anche grazie alle decine di associazioni e delle donne che lo abitano. MArtelive intende sostenere e preservare un luogo così prezioso e necessario, soprattutto alla luce degli ultimi avvenimenti che ne minacciano la chiusura.
Anche quest'anno le opere verranno realizzate con la curatela di Oriana Rizzuto in collaborazione con Antonella Sciarra del collettivo femminile Alinea, che si occupa di eventi artistici, culturali e sociali, tra cui Strega OFF, Nimbus, Villaggio Aperto. Alinea ha invitato due talentuose artiste: Chiara Anaclìo e Barbara Oizmud. L'opera di Anaclìo tratterà il tema del diritto al gioco, stabilito anche dalla Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia, estendendolo metaforicamente anche alle donne adulte, quasi come un auspicio di libertà e leggerezza. Quella di Barbara Oizmud invece, di stampo mitologico, rappresenta una composizione di figure simboliche che si fanno portavoce di un sentimento di resistenza, guerra giusta, parità di genere.
Chiara Anaclìo
Da più di dieci anni è illustratrice, pittrice e art director. Ha fondato il progetto Orlando e Ofelia da cui nasce nel 2014 Details, una ricerca sulla semiotica dell'immagine che è stata in mostra a Bologna, Roma, Latina, Padova, poi vincitore della Biennale d’Arte di Roma, 2016. Nel 2018 è in mostra con Evapora: di un sol giorno, presso la Sacripante Art Gallery di Roma e nel 2019 "Amore12" è la sua personale presso la Mapils Gallery di Napoli.
Barbara Oizmud
Fotografa, illustratrice e tatuatrice. Lavora trasversalmente nel mondo dell’editoria, cinema, televisione e musica. Dal 2007 pubblica sulle principali testate italiane (Wired, Style, Vanity Fair) e internazionali (GQ Spain, The Times, El Paìs) ed ha immortalato innumerevoli artisti tra cui Dacia Maraini, Roberto Bolle, Andy Garcia. Ha realizzato opere murali per il Festival di Arte Pubblica Art-on in Toscana e per una serie tv dei Manetti Bros a Bologna.
Altra opera sarà a mano dello street artist Marco Tarascio, in arte Moby Dick, che dal 12 al 14 dicembre, nel quartiere e sui muri di Corviale, porterà immagini, colori ed emozioni dedicati e declinati sempre in favore del tema della donna, della parità di genere e della non violenza.